
OTA o non OTA questo è il problema.
È la domanda che ciclicamente appare sui feed social.
La mia risposta è sempre la stessa.
Presenti nelle OTA con idee ben precise per portare il cliente alla disintermediazione.
I fan delle OTA sono coloro che nel 90% dei casi non hanno idee di marketing.
Si affidano a Booking al 100% e il gioco è fatto.
È una scelta.
Se fatta con consapevolezza ha una sua logica.
Si assumono il rischio di consegnare le vendite del loro hotel ai portali.
Qual’è il rischio?
Ad esempio Booking potrebbe decidere di alzare i costi delle commissioni.
Il mercato dei portali potrebbe cambiare e se per caso venisse meno la loro spinta, tu salti in aria.
Cosa fare allora?
A mio avviso la scelta da fare è questa.
Sfrutto la visibilità che mi porta Booking ma lavoro il cliente e per prima cosa acquisisco i suoi dati di contatto (telefono, email e indirizzo fisico).
Per fare questo devi formare il tuo staff a farlo con delle procedure da applicare costantemente quando il cliente è in hotel.
Poi comincerò a costruire una relazione con il cliente attraverso il mio marketing e lo porto a prenotare direttamente .
Devi avere le idee chiare.
Booking e Expedia sono sempre un’opportunità .
Ti permetteranno di raggiungere clienti in mercati a te sconosciuti .
Ma non devono essere il tuo unico canale di acquisizione clienti.
La tua ricchezza è nella lista clienti e le OTA ti aiuteranno ad arricchirla.
Dopo sarai tu che dovrai spremerla nel miglior modo possibile per aumentare i tuoi ricavi.
Meditate gente, meditate.